domenica 1 giugno 2014

FLORIDIA ASCENSIONE 2014 TRA MUSICA E COLORI


 La cittadina di Floridia celebra la festa patronale, in memoria dell’Ascensione del Signore. Fitto il programma dei festeggiamenti. Domani, sabato 31, alle ore 18.00 presso l’Aula Consiliare di Palazzo di Città vi saranno i saluti istituzionali alla delegazione di Codroipo, cittadina in provincia di Udine.
Alle ore 20.00 ci sarà la processione con il fercolo dell’Immacolata accompagnata dal corpo bandistico “Città di Floridia” alle ore 22.00 in Piazza del Popolo ci sarà il concerto di Carlo Muratori. Domenica 1 giugno, giorno della solennità, alle ore 21.30 è previsto il concerto diMario Venuti Luca Madonia in Piazza del Popolo e alle ore 24.00 in Piazza Nassyria vi sarà lo spettacolo pirotecnico.
Ricordiamo che la città di Florida è, anche, in lutto dopo la scompara del consigliere comunale Carmelo Lombardo (Primavera Floridiana), infatti il sindaco Orazio Scalorino e la Giunta Municipale, dopo aver indetto una giornata di lutto cittadino, ha provveduto a spostare l’inzio della festa ad oggi e la serata di stasera, inserita nel calendario dei festeggiamenti, è slittata al prossimo 2 giugno.
ASSESSORE AVV. ADRIANA BAZZANO
LA STORIA DI UNA FESTA POPOLARE  "ASCENSIONE"
Il popolo conserva le sue ritualità e le sue feste e le tramanda attraverso i secoli. Cambia, nel tempo, qualche particolare, si introduce qualche nuovo invenzione, ma la sostanza rimane.
Le cerimonie e i riti sembrano rispondere ad esigenze fisiche dell'uomo e simboleggiare i desideri di risveglio e di rinnovamento.
 
La Festa cade di maggio e quindi in piena primavera quando l'uomo è nel pieno delle sue forze e sente il desiderio di inneggiare alla nuovo stagione e al rinnovamento.
L'origine dello Festa si fa risalire al 1700 e coincideva con la Festa della Madonna ricorrente nel mese di maggio. Si sa con certezza che nel 1760 doveva essere già da tempo praticato, se il Duca Don Vincenzo Migliaccio-Bonanno chiese, prima al Senato Siracusano e poi al Re di Napoli, l'autorizzazione di una fiera nei giorni della Festa dell' Ascensione.

Quattro sono i momenti più importanti che caratterizzano la Festa: La gara delle biciclette, quella dei cavalli, i piatti tipici delle lumache, la presenza di qualche grosso personaggio dello spettacolo e della musica leggera.
La "Coppa Ascensione" della gara ciclistica è di appena due anni più giovane della classica Milano - San Remo... Prende il via nella mattinata della domenica per concludersi a mezzogiorno. Viene affrontato, in media 16 volte, il circuito di 10 km. del Diddino: Floridia - Diddino - Solarino - Floridia, tra l'entusiasmo di una folla appassionata e partecipe. Vi gareggiano annualmente i più rappresentativi campioni dilettanti siciliani noti anche in campo nazionale Non si concepisce Festa dell'Ascensione senza la tradizionale corsa dei cavalli. Corsa che si praticava, forse, ancora prima. Inizialmente si facevano correre i berberi nostrani (venivano chiamati berberi i cavalli che gareggiavano nelle corse popolari), e si lanciavano al galoppo senza fantini..

Oggi gareggiano cavalli purosangue, acquistati dai Floridiani presso note e importanti scuderie nazionali. Ne circolano in paese un centinaio preparandosi, quasi tutti, al "Gran Premio Ippico Festa della Ascensione".
Una moltitudine di gente, sempre più qualificata ed esigente, accorre da ogni parte per seguire queste gare ormai quasi scomparse dal palcoscenico delle tradizioni popolari. Per quanto riguarda le lumache, piatto classico nella Festa dell'Ascensione, ho trovato nel libro dei concittadino Prof. Francesco Cataluccio "Floridia un po' lontana", un elegante e pregevole saggio al riguardo, del quale non voglio privare il lettore riportandone qualche brano. "Ad un'altra sagra, oltre a quella della ricotta, dava luogo il gusto nutrito dei Floridiani: quella degli 'ntuppateddi, nel giovedì dell'Ascensione. 



Chi ci teneva veramente ad avere come commensale un parente o amico, non disponeva di esca più efficace del prospettare una mangiata di lumache. Dei tre generi di lumache che imperavano sulle mense fioridiane, babbuci, crastuna e 'ntuppateddi, l'ultimo era indubbiamente il più saporoso e agognato. In attesa della scorpacciata primaverile di 'ntuppateddi, la gente si arrotava il palato con i babbuci e i crastuna.
I piccoli bianchi babbuci erano un po', a tavola, come i ceci abbrustoliti (calia) e i lupini nei lunghi pomeriggi d'ozio: servivano a "passare il tempo", per stancarsi di mangiare... senza aver mangiato. Erano quindi l'ideale per i padri di famiglia di scarso danaro e di abbondante progenie. Certamente, i piatti di crastuna davano sensazioni gagliarde e forti, ma nessun paragone era possibile con gli 'ntuppateddi, con le lumache cioè, scure e non grosse, che una lieve membrana bianca teneva chiuse nel guscio, e che andavano trovate lavorando di zappetta, smuovendo la terra dei campi per la profondità di qualche decina di centimetri.

A tavola venivano servite con le stesse ricette dei crastuna, ma gli effetti goderecci risultavano di ben altro calibro. Più che meritato era l'onore d'una sagra per l'ascensione ". 


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