"LA FAMIGLIA AL CENTRO"
Quali diritti ha il bambino?
Noi sappiamo che ogni bambino del mondo ha diritto, ovviamente, al nutrimento, alla salute, all'istruzione ed alla pace, ma, non meno importante, ha diritto di crescere in una famiglia serena, unita e partecipe.
La famiglia è il primo ambiente che il bambino conosce e da cui impara; una famiglia disgregata, in cui.il padre e la madre non condividono e non si sostengono
a vicenda, trasmette già, al bambino, l'immagine di un mondo sbagliato, diviso ed individualista. La famiglia è per il bambino il primo insegnante di vita, un insegnante che deve essere affettuoso, presente e giusto; credere che si possa delegare ad altri questo compito è sbagliato perché tutto può supportare una famiglia, ma niente può sostituirla.
Fare il genitore è veramente il mestiere più difficile perché non esistono certezze, perché non esiste la consuetudine e perché ogni giorno, il confronto o lo scontro, ci obbliga a rimetterci in discussione.
Un genitore deve essere presente ma non pressante, deve essere attento ma non invadente, deve saper leggere tra le righe senza malizia, deve essere sincero senza ferire, deve educare senza essere arbitrario e deve riconoscere le peculiarità di un figlio e svilupparle, anche quando esse non assomigliano neanche un po' ai progetti fatti per lui.
Un compito difficile, ma non impossibile.
Assai più semplice è questo compito quando noi deleghiamo ai nostri fatti l'incarico di istruire, ovvero quando noi ci poniamo nell'ottica di diventare l'esempio che i nostri figli cercheranno di seguire; se noi diventiamo, insomma, l'incarnazione dei valori in
cui crediamo e li seguiamo con coerenza, saremo sicuramente il faro del loro cammino. Se questa scelta, poi, è supportata anche dalla sincerità "ad ogni costo", anche quando essa è scomoda e mortifica, la famiglia subirà traumi sempre più lievi e vivrà in un clima di fiducia e di rispetto reciproci.
In questo modo daremo ai nostri figli molte più possibilità di diventare individui liberi, responsabili ed equilibrati.
La famiglia è il primo ambiente che il bambino conosce e da cui impara; una famiglia disgregata, in cui.il padre e la madre non condividono e non si sostengono
a vicenda, trasmette già, al bambino, l'immagine di un mondo sbagliato, diviso ed individualista. La famiglia è per il bambino il primo insegnante di vita, un insegnante che deve essere affettuoso, presente e giusto; credere che si possa delegare ad altri questo compito è sbagliato perché tutto può supportare una famiglia, ma niente può sostituirla.
Fare il genitore è veramente il mestiere più difficile perché non esistono certezze, perché non esiste la consuetudine e perché ogni giorno, il confronto o lo scontro, ci obbliga a rimetterci in discussione.
Un genitore deve essere presente ma non pressante, deve essere attento ma non invadente, deve saper leggere tra le righe senza malizia, deve essere sincero senza ferire, deve educare senza essere arbitrario e deve riconoscere le peculiarità di un figlio e svilupparle, anche quando esse non assomigliano neanche un po' ai progetti fatti per lui.
Un compito difficile, ma non impossibile.
Assai più semplice è questo compito quando noi deleghiamo ai nostri fatti l'incarico di istruire, ovvero quando noi ci poniamo nell'ottica di diventare l'esempio che i nostri figli cercheranno di seguire; se noi diventiamo, insomma, l'incarnazione dei valori in
cui crediamo e li seguiamo con coerenza, saremo sicuramente il faro del loro cammino. Se questa scelta, poi, è supportata anche dalla sincerità "ad ogni costo", anche quando essa è scomoda e mortifica, la famiglia subirà traumi sempre più lievi e vivrà in un clima di fiducia e di rispetto reciproci.
In questo modo daremo ai nostri figli molte più possibilità di diventare individui liberi, responsabili ed equilibrati.
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