domenica 17 agosto 2014

PIRAMIDE ALIMENTARE FRUTTARIANA

Vorrei subito chiarire che non sono contro la frutta acida, anzi… in transizione è un frutto che può aiutare molto.
La mia precisazione sulla frutta acida riguardava esclusivamente l’esperienza mia e di altri amici fruttariani: abbiamo notato che una volta raggiunto il fruttarismo 100%sono altri i frutti elettivi per l’uomo.
E’ pur vero che lei non è mai stato fruttariano 100%, al massimo ha fatto 10 giorni di crudismo, quindi non può parlare per esperienza personale quando si tratta l’argomento fruttarianesimo puro.
E senza aver esperenziato, nè studiato da vicino persone che hanno fatto questo percorso, come fa a garantire che in un corpo di un fruttariano 100% le arance non creino problemi di nessun tipo?
Parlo per esperienza personale e dei fruttariani puri con cui mi sono confrontato… è un metodo abbastanza empirico lo so, ma credo sia utile unire intuito, teoria e pratica se vogliamo essere precisi.
So mettermi in discussione e ho voluto condividere queste umili informazioni sulla frutta acida nel mio blog per poi esser magari smentito, ma non in maniera superficiale e volgare come ha fatto lei in questo articolo.
Dopotutto la rete è utile per condividere, crescere, correggersi e perfezionarsi sempre di più.
Come mai i fruttariani 100% che ho conosciuto di persona hanno avuto problematiche dall’assunzione prolungata di arance (eccessivo dimagrimento, stanchezza, attacchi di fame sproporzionati, sanguinamento dalle gengive, ecc), ma non ne hanno avute dall’assunzione prolungata di mele?
Le chiedo di non fare una crociata basata esclusivamente sul suo intuito, perchè qui si parla di un campo ancora troppo poco esplorato (fruttarismo) e i piccoli errori contano eccome quando si è ad un alto livello di disintossicazione: il corpo reagisce in maniera totalmente diversa a certi cibi a seconda che si sia fruttariani o vegani.
Sa? Molti a causa di problemi fisici sono tornati a mangiar carne, molti altri subito dopo hanno iniziato a considerare l’alimentazione fruttariana una follia.
Ora io gradirei una cosa sig. Valdo… le parlo da amico, so che è una persona intelligente, per questo la invito a raggiungere molto gradualmente una dieta fruttariana 100% per almeno 1 mese o 2 e solo dopo parlare della sua esperienza e del fruttarismo 100%.
Mangi tutte le arance che vuole per carità… io credo che le arance nel periodo di transizione siano come un medicinale che scrosta le aderenze di muco dal corpo meglio di qualsiasi altro frutto, quindi per lei e per la maggior parte delle persone sono ottimali.
Ora in un corpo come il suo vanno a portar via muco, sciolgono, (pur acidificando) quindi nulla da eccepire… però il nostro compito è anche di esser sperimentatori a tutto tondo di ciò che scriviamo.
Chi è nel percorso fruttariano 100% e lo vuol fare senza danni, ma in modo consapevole sa che è importante dare maggiore importanza al cibo elettivo dell’uomo: in ordine di importanza (sempre per esperienza diretta di chi ha intrapreso in prima persona questo percorso) sembrano essere mela, frutta dolce, frutta grassa e frutta ortaggio. Non si parla di frutta essiccata (troppo povera di acqua e ricca di zuccheri a parità di peso rispetto alla frutta succosa, quindi acidificante), nè i semi oleosi (leggermente acidificanti). Non a caso lo stesso Armando D’Elia era arrivato a dire “la frutta succosa e dolce è la più biologicamente adatta all’uomo”. Anche lui aveva compreso che era importante puntare l’attenzione verso il cibo elettivo e non verso i cibi cui l’uomo sapeva adattarsi.
Ora un messaggio per tutti i vegani/vegetariani/ehretisti soddisfatti del loro traguardo raggiunto, o aspiranti fruttariani in transizione: non smettete di mangiare arance, ancora avrete ottimi vantaggi dal loro utilizzo… considerate questo articolo una testimonianza che potrebbe tornare utile a chi vuol raggiungere (senza tornare indietro) uno dei gradini più alti della “scala dell’evoluzione alimentare” di cui ci ha parlato Armando D’Elia.
Per fare un esempio, passare l’acido una tantum su un pavimento molto incrostato può andar bene, ma passarlo tutti i giorni su un pavimento pulito potrebbe rovinarlo, questo è chiaro. Credo quindi sia intelligente usare le arance (se proprio non se ne può fare a meno) quando c’è da scrostare, pulire i residui dei farinacei, dei legumi, ecc..
Ma giunti ad un certo livello di disintossicazione e pulizia interna potrebbe essere inutile se non deleterio un eccesso di frutta acida da ciò che ho visto su di me e su persone a me vicine.
Un ultimo punto: cibi alcalinizzanti/acidificanti. Si parla spesso di ceneri alcaline date dalla frutta acida. Mi sono informato ed ho scoperto che questo è vero in laboratorio: si prende un frutto lo si mette su un vaso di terracotta, lo si brucia ad una precisa temperatura e si analizzano le ceneri.
Il corpo umano è diverso da un vaso di terracotta.Basterebbe prendere la cartina di tornasole del pH e analizzare le proprie urine 2 ore dopo aver mangiato.
Ho cercato di unire la teoria ai dati di fatto della pratica esperenziale. Poniamoci domande, mettiamo e mettiamoci in discussione. La medicina, l’alimentazione, il corpo umano sono argomenti sempre nuovi e da approfondire; non tutto quello che abbiamo letto o scritto nei libri in passato deve rimanere tale e quale se vogliamo crescere e ottenere il meglio dal movimento igienista che sta evolvendo, di cui c’è da andare fieri in Italia.
Valdo, lo ammetto, mai mi sarei aspettato da parte sua una crociata del genere contro chi ha toccato con mano il fruttarismo 100% in condizioni fisiche ottimali, continuando a fare sport, vita lavorativa e sociale più attiva di un tempo.
Spero con il cuore che questa precisazione possa sciogliere le incomprensioni e avvicinarci di più al tempo stesso.

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